#MediaWall

Il business del Giubileo

  • 17 Settembre 2015
Riporto qui l'intervista di oggi sul quotidiano Il Tempo.
 
Il business del Giubileo Questa è concorrenza sleale
Bocca Sulle case per ferie ha ragione il Papa Paghino le tasse anche loro ma servono regole anti-abusivi
 
«Le parole del Santo Padre? Sacrosante. Se un immobile religioso viene usato per fini commerciali, è giusto che paghi le tasse. Altrimenti si tratta di concorrenza sleale». Per il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, le dichiarazioni di Papa Francesco di qualche giorno fa non fanno che confermare ciò che la Federazione delle associazioni italiane alberghi e turismo dice ormai da anni: «Stesso mercato, stesse regole».
 
Presidente Bocca, 34mila alberghi italiani hanno pagato tra Imu e Tasi nel 2014 circa 893 milioni di euro. Eppure c’è chi svolge attività commerciale alla pari di hotel, come alcune Case per ferie a Roma gestite da religiosi, senza tuttavia versare le tasse.
«Purtroppo alcuni soggetti hanno approfittato di una legislazione favorevole che ha permesso loro di operare in modo scorretto. Parlo di Case per ferie, ma anche Bed and breakfast, Airbnb e seconde case. La situazione riguarda tutto il nostro Paese, non solo la Capitale. Sono anni che ripetiamo questo concetto: stesso mercato, stesse regole».
 
Immagino condivida le dichiarazioni del Pontefice rilasciate all'emittente portoghese Radio Renascenca: «Se un convento religioso lavora come un albergo, paghi le tasse».
«Naturalmente. Se il Santo Padre ritiene giusto che anche un immobile della Chiesa che svolge attività commerciale debba pagare Imu e quant’altro, non posso che essere d’accordo con lui. Direi che sono parole sacrosante».
 
Che tipo di concorrenza si è creata tra gli hotel e le altre strutture paralberghiere?
«Il termine più esatto è sleale. Da una parte c'è chi ha degli obblighi e rispetta le regole, dall'altra chi ha delle agevolazioni. Le Case per ferie, così come gli altri esercizi ricettivi, hanno sicuramente contribuito alla perdita di fatturato per gli hotel che svolgono regolarmente la propria attività. Se non si pagano le tasse, si possono applicare tariffe più vantaggiose ai clienti. Va precisato, poi, che il turismo religioso non è fatto solo di bassa capacità di spesa».
 
Le Case per ferie penalizzano solo la vostra categoria?
«Il numero di turisti ufficiali che vengono e dormono in Italia sono inferiori a quelli reali. Il nostro Paese è anche uno degli obiettivi sensibili del terrorismo. E i controlli sono importanti non solo per noi, ma per la sicurezza della nostra nazione».
 
L’annuncio del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, di togliere Imu e Tasi sulla prima casa vi preoccupa?
«Certamente, se il provvedimento non sarà accompagnato da regole in grado di mettere alla pari le condizioni di concorrenza tra soggetti che operano sullo stesso mercato. Saranno avvantaggiati, ad esempio, le strutture che beneficiano del fatto di essere ubicati in immobili che dovrebbero essere destinati ad abitazione come i B&b o gli agriturismi».
 
Cosa succederà con il Giubileo straordinario che porterà a Roma oltre 33 milioni tra pellegrini e turisti?
«Se non verranno stabilite regole precise, questa situazione di irregolarità aumenterà. Basta fare un giro non solo a Roma, ma nei centri delle grandi città per vedere quanti sono gli appartamenti che mettono in affitto le camere, svolgendo attività commerciale. Firenze, Venezia, per non parlare di Milano dove già prima che iniziasse l'Expo è aumentato il numero di immobili dove soggiornare a pagamento».
 
Per contrastare l’abusivismo cosa si può fare?
«Nel Lazio è stato previsto un regolamento regionale che obbliga i Bed and Breakfast che svolgono attività saltuarie ad aprire una partita Iva e chiudere almeno quattro mesi all’anno. Si prenda esempio».
 


Scarica PDF (266 kB)